La musica senza confini di Jacob Collier

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Che musica fa Jacob Collier? Bella domanda.
Se consultate gli aggiornamenti delle maggiori enciclopedie di jazz lo trovate, ma sarebbe troppo facile relegarlo in quei territori.
Jacob Collier è uno dei musicisti della nuova generazione più caratteristici, inventivi e prodigiosi sulla scena.

Nato nel 1994 e cresciuto a Londra in una famiglia di musicisti (madre insegnante di violino), Jacob prende ispirazione da molti generi musicali: il suo suono combina elementi di jazz, a cappellaA 8 anni ho preso lezioni di canto classico, l’ho fatto per imparare un metodo. Sono le uniche lezioni che ho preso. Mi hanno insegnato che la voce è uno strumento straordinario: è stata la mia prima fonte di suono» ), groove, trip-hop, classica, brasiliana, gospel, soul che, sapientemente miscelati, generano un sound personale e molto innovativo.

Collier per tutto il 2015 ha collaborato con Ben Bloomberg al MIT Media Lab di Boston nella progettazione e costruzione di uno spettacolo che riuscisse a metterlo nella condizione di poter passare da uno strumento all’altro durante le sue performance live, proprio come fosse una band composta da diversi elementi. La parte visiva a quel punto diventava centrale per la riuscita dello spettacolo. Un modo di fare musica dal vivo, su un palco, che non aveva precendenti.
Jacob ha debuttato con questo spettacolo al Montreux Jazz Festival, aprendo per Herbie Hancock e Chick Corea.

Nel 2016 debutta con l’album In My Room, dove suona tutti gli strumenti, lavoro costruito come una collezione di pezzi originali e cover (You and I, cover di Stevie Wonder, e il titletrack dei Flintstones hanno vinto i Grammy quali migliori arrangiamenti vocali e strumentali). Plastica dimostrazione del fatto che Collier è un arrangiatore sublime fornito di «un’energia senza limiti e per nulla intimorito dal fatto di attraversare i confini tra il mondo del pop e quello del jazz» (Alyn Shipton).
A questo proposito si vedano la stupefacenti versione qui a fianco di Can’t Take My Eyes Off You e Let it Be.

Il tour del 2023 è partito dagli Usa per sbarcare in Europa il 18 giugno, a Manchester. Le cover più proposte sono Somebody to Love dei Queen, Can’t Take My Eyes off You di Frankie Valli e Can’t Help Falling In Love di Elvis.

Rimane da capire come evolverà la musica di un cantante, polistrumentista abile su diversi strumenti, arrangiatore, compositore, specialista in one man show nei quali utilizza gospel, folk, musica elettronica, musica classica, improvvisazione. Con il talento del giovane genio che segue sempre le proprie certezze: «l’educazione musicale va bene per insegnare la tecnica dello strumento, ma non la struttura. Per quella si deve ascoltare molta musica e sperimentare da soli».