“Tener-a-mente“, gioco di parole dannunziano, è l’evoluzione più recente del Festival del Vittoriale, storica rassegna di spettacoli che, dal 1952, ogni estate porta sul palcoscenico dell’anfiteatro all’aperto i più grandi artisti nazionali e internazionali.
Fin dal nome, la manifestazione rende omaggio al padrone di casa, senza ossequi polverosi o filologici, ma ispirandosi al suo gusto raffinato per la bellezza e la modernità.
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ANFITEATRO
“Una conca marmorea sotto le stelle“: così il poeta Gabriele d’Annunzio immaginava il teatro ideale per rappresentare i propri spettacoli, naturalmente immerso nella splendida cornice del Vittoriale, sull’esempio di quello di Wagner a Bayreuth.
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IL VITTORIALE
Considerato la sua ultima opera d’arte, il suo “libro di pietre vive“, il Vittoriale degli Italiani è un complesso di edifici, vie, piazze, giardini e corsi d’acqua fatto costruire a Gardone Riviera da Gabriele d’Annunzio a memoria della sua “vita inimitabile“.
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LA LINGUA ITALIANA E IL VATE
Pochi come d’Annunzio hanno conosciuto e valorizzato la potenza seduttiva e la forza creatrice della nostra lingua.