Venerus: oltre le Colonne d’Ercole del pop

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Lo scorso 9 giugno è uscito Il Segreto, il secondo album di Venerus (classe 1992, milanese, di San Siro, polistrumentista). Si tratta di un album bello, rischioso e sorprendente. Avrebbe potuto ripetere la formula vincente di Magica musica ma non l’ha fatto. A Billboard ha spiegato: «Il Segreto a livello artistico è stato, ed è, frutto dell’esperienza dei tour. Il disco nasce dagli insegnamenti appresi sul palco lungo i tour che ho fatto in questi anni. Ho scavalcato in questo frangente la distanza tra disco in studio e canzoni suonate dal vivo. Queste vivranno le due dimensioni, rimanendo fedeli a se stesse artisticamente».

Dopo il lavoro di scrittura e con i pezzi arrangiati con la band, l’album è stato suonato e registrato in tre giorni, in presa diretta, senza metronomo, senza interventi in post- produzione. «Questa volta tutte le canzoni sono partite dalla scrittura dei testi, la musica è arrivata dopo, quindi c’è stata più attenzione, ho elaborato meglio le mie parole, quello che volevo dire e la prospettiva da cui farlo, senza pensare al flow o ad altro», ha confessato a Rolling Stone.

L’ispirazione, il processo creativo devono molto alla visione di The Beatles: Get Back, il monumentale documentario di Peter Jackson. un cine-saggio più che una semplice testimonianza, una riflessione ipnotica più che un’impressionante dimostrazione della potenza narrativa degli archivi. Nelle 10 canzoni che compongono Il Segreto c’è un “clima” che riporta agli anni ’60 e ’70: «La maggior parte delle cose che sono raccontate sono cose che sono state ripescate da una specie di pozzo della memoria. Ma più che Milano, sono gli spazi dei miei ricordi il luogo di partenza… ». Il risultato è un nitido concept album, con brani scelti e arrangiati come se fosse un unico viaggio.

A un anno di distanza dal tour Estasi degli Angeli e dalle date di Piano Soltanto, che l’ha visto esibirsi in solitaria in due speciali live italiani e per la prima volta in Europa, Venerus torna sul palco con uno show totalmente inedito, un’occasione da non mancare per incontrare un musicista che non si lascia incasellare, preparato e fantasioso, sa unire soul e R&B all’elettronica, non fatica a suscitare suggestione e magia dato che è in grado di svariare da un capo all’altro della musica, sempre alla ricerca di intensità e di impetuose invenzioni.