Brandi Carlile, la cantautrice americana che ha segnato gli ultimi 20 anni

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Quando nel 2022, dopo vent’anni di assenza, Joni Mitchell è tornata sulla scena al Newport Folk Festival al suo fianco c’era Brandi Carlile che l’anno seguente ha anche prodotto l’album dedicato alla serata (Joni Mitchell At Newport). Lo scorso maggio Elton John ha co-firmato con Brandi Carlile Who Belevies in Angels, gustoso disco pop-rock che contiene Never Too Late (candidata all’Oscar e tratta dal documentario Elton John: Never Too Late) e la splendida The Rose of Laura Nyro (sentito omaggio all’indimenticabile cantautrice e pianista newyorchese). Due fatti che ci restituiscono il prestigio del quale gode la cantante nata a Ravensdale (Seattle) nel 1981. Il fatto non sorprende perché oggi sono poche le cantautrice che possono vantare una carriera variegata e intelligente com’è quella di Brandi Carlile. The Story (2007), il suo secondo lavoro è strabiliante, la title track è ormai un classico e alcune canzoni sono finite in Grey’s Anatomy. Da allora la sua corsa non si è più fermata. Ha pubblicato 5 album: da non mancare assolutamente Give Up The Ghost, folk-rock di geometrica potenza, By The Way, I Forgive You con le sue indimenticabili ballate e l’ultimo, In These Silent Days, opera intensa e adulta che la pone ai vertici del cantautorato femminile a stelle e strisce. La sua maturità e consapevolezza traspare anche dai live spesso abitati da cover di Linda Ronstadt, Elton John, Neil Young… Per comprendere come l’artista governi il palco e regali pathos ed emozioni al pubblico, basta ascoltare Live At Benaroya Hall With The Seattle Symphony, un disco dal vivo davvero splendido. Dai palchi italiani manca dal 2010, ora grazie a Tener-a-mente il pubblico potrà tornare a confrontarsi con la grandezza di questa musicista. Paladina del movimento LGBTQ+, Brandi Carlile dal 2008 si impegna con la Looking Out Foundation che ha fondato con Tim e Phil Hanseroth. La missione dell’organizzazione è:«amplificare l’impatto della musica dando voce a chi non ha voce. Dal quartiere alla nazione, finanziamo cause e organizzazioni che spesso passano inosservate per sostenere la giustizia sociale e le cause umanitarie negli Stati Uniti e nel mondo». 

Audrey McGraw

Ad aprire la serata di Brandi Carlile c’è Audrey McGraw (l’anno scorso ha recitato nella serie Landman di Taylor Sheridan, l’autore di Yellowstone), ora si appresta ad esordire con un album. Audrey è la figlia minore di Faith Hill e Tim McGraw, celebre coppia della scena country. Per ora ha reso disponibile una cover di I Am… I Said, un classico di Neil Diamond del 1971 e ha spiegato:« la prima volta che ho ascoltato questa canzone, ho sentito qualcosa di profondo nella mia anima. Una sera tardi, seduta al pianoforte, l’ho resa parte di me».