I cani del suo Nulla.

1 marzo 1938 – 1 marzo 2019
Ogni uomo seppellito /
è il cane del suo nulla.

Gabriele d’Annunzio morì il 1° marzo 1938 alle 20.05 per emorragia cerebrale.
È sepolto al centro del Mausoleo che occupa la sommità del parco del Vittoriale.

Dal 2013, 150° anniversario della sua morte, a vegliarlo sono i cani di Velasco Vitali. Lo scultore lecchese ha preso ispirazione dal grande amore del poeta per queste creature, delle quali sempre si circondò. E, in particolare, da uno dei desideri espressi all’architetto Maroni, artefice della ‘Santa Fabbrica’ del Vittoriale: “Ti prego di venire con tuo agio, cosicché possiamo parlare senza fretta. Ho pensato al mausoleo dei cani, l’ho interamente immaginato. Sarà, nel giardino, il simbolo del Nulla“.

Nel parco del Vittoriale si può così visitare anche il cimitero dedicato ai Levrieri del Vate, con l’iscrizione della poesia “Qui giacciono i miei cani”.

Qui giacciono i miei cani
gli inutili miei cani,
stupidi ed impudichi,
novi sempre et antichi,
fedeli et infedeli
all’Ozio lor signore,
non a me uom da nulla.
Rosicchiano sotterra
nel buio senza fine
rodon gli ossi i lor ossi,
non cessano di rodere i lor ossi
vuotati di medulla
et io potrei farne
la fistola di Pan
come di sette canne
i’ potrei senza cera e senza lino
farne il flauto di Pan
se Pan è il tutto e
se la morte è il tutto.
Ogni uomo nella culla
succia e sbava il suo dito
ogni uomo seppellito
è il cane del suo nulla.