Beck regala due biglietti di Prima Fila

E venne il giorno tanto evocato, quello in cui la risposta al nostro consueto indovinello era proprio quel nome che, da anni ormai, alcuni fedeli seguaci del Festival danno a priori a ogni #indizio, più un’invocazione che un tentativo di risposta, più un mantra che un’intuizione: BECK.

Dopo 15 anni di assenza, Beck torna infatti in Italia la prossima estate a presentare il nuovo, acclamatissimo disco “Hyperspace“: sabato 28 giugno sarà, vista-lago, al Vittoriale e, ne siamo sicurissimi, il pubblico dell’anfiteatro gli tributerà un’accoglienza da Tener-a-mente.

Eppure, a dispetto delle ovazioni seguite oggi alla notizia, ieri sera è stato necessario un #indizio #supplementare per riconoscere il grande artista in quel “Reso grande da due zuppe popolari“.

Va bene, lo ammettiamo: per uno degli artisti più invocati di sempre ci eravamo impegnati a creare un indovinello non banale, che non pescasse nel suo ricco e notissimo repertorio, ma andasse a cercare qualche curiosità biografica, meno nota e più “di colore”.
E la prima informazione che colpisce, nella vita di Beck, è proprio tutta nelle sue origini, in quel suo essere figlio d’arte: il padre, David Richard Campbell, è infatti a sua volta un grande musicista (compositore di tante colonne sonore e, tra l’altro, Oscar al miglior sonoro nel 2000 per il mixaggio di “Matrix“); la madre, Bibbie Hansen, è un’artista che, già giovanissima, fu tra le superstar di Andy Worohl, uno degli artisti più influenti del XX secolo, considerato il simbolo della POP art. E proprio qui si trova il simbolico anello di congiunzione tra i due genitori del “nostro”: tra i soggetti più noti di Warhol c’è infatti la zuppa Campbell, le cui confezioni sono ritratte nelle 32 tele Campbell’s Soup Cans omonima del padre di Beck.

Ecco dunque spiegato il senso del misterioso #indizio: “reso grande” nel senso di fatto crescere, “da due zuppe” –  il padre, omonimo della nota marca di zuppe, e la madre, musa dell’artista che quelle zuppe ritrasse e rese immortali tramite la POP art, da dove “popolari“.

E in effetti alle zuppe di Andy Warhol qualcuno pensò anche prima dell’#indizio #supplementare: Eric Durosini le riconobbe come centrali per decifrare l’indovinello; Francesca Inverardi ha creduto di doverle collegare a The Dandy Warhol. Ma è stata Sarah Covi, su Instagram, la prima a unire correttamente i tasselli: “BECK! All’anagrafe David Richard Campbell come le zuppe di Andy Warhol, di cui la madre era una delle cosiddette superstar”.

Complimenti a Sarah, quindi, che tornerà a trovarci anche quest’anno, ritirando i suo #biglietti di #PrimaFila a proprio nome alla cassa accrediti a partire dalle ore 20.

Per tutti gli altri, le prevendite per il concerto di BECK aprono martedì mattina alle ore 10 sul sito del Festival. Clicca qui per acquistare online i biglietti concerto Beck.

 

#Teneramente2020: anche quest’anno il prossimo ospite… sei tu! 😉