Da oggi in radio Il Volo su Vienna: il video è girato al Vittoriale

 

COMUNICATO STAMPA

 

Da oggi in radio il singolo di Enrico Ruggeri dedicato al Vate e online il video girato al Vittoriale.

Dopo Mario Biondi, un altro grande artista ha scelto il Vittoriale degli Italiani per girare un videoclip: è il caso di Enrico Ruggeri, che non si è limitato a registrare il video al Vittoriale, ma ha dedicato il brano del suo ultimo singolo al padrone di casa Gabriele d’Annunzio. Il volo su Vienna (qui il video), tratto dal doppio album Un viaggio incredibile uscito a febbraio, è infatti una ballata dedicata alla celebre impresa di Gabriele d’Annunzio che, nell’agosto del 1918, guidò una squadriglia in una missione epica: partire da Padova e, dopo una lunga e rischiosa trasvolata, raggiungere la capitale austriaca e sganciare non bombe, ma una grande quantità di volantini che esortavano la popolazione a ribellarsi al proprio governo, ancora in guerra contro l’Italia.

Ruggeri ebbe l’ispirazione nel 2013, quando fu ospite del Festival insieme ad Ale & Franz con lo spettacolo Sarebbe bello. Come solitamente fanno gli artisti più sensibili, durante le prove fece una passeggiata per il Vittoriale e la vista dell’aereo SVA originale, appeso sotto la cupola dell’auditorium, lo colpì particolarmente. Di lì a poco, in un’intervista, dichiarò «Ho suonato al Vittoriale. Lì sono custoditi i pezzi dell’aereo su cui salì D’Annunzio per l’impresa. Uno normale non ci penserebbe neppure, a montare su quei trabiccoli. Ho voluto celebrare la follia visionaria del Vate, l’esaltazione di un viaggio eroico pensato non per bombardare una città, ma per la beffa dei volantini da lanciare».

Quando la direttrice artistica del Festival del Vittoriale, Viola Costa, lesse la notizia, in accordo con il presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri, contattò subito Ruggeri: «Lo ringraziai per la dedica e per le dichiarazioni, particolarmente allineate al nostro modo di guardare all’avvenirismo e al genio di d’Annunzio. Poche settimane dopo fu lui a rifarsi vivo, dicendomi che gli sarebbe piaciuto girare lì il video del pezzo». Il presidente Guerri accolse la richiesta con grande piacere:  «La canzone di Enrico Ruggeri, nuovo omaggio di un artista a Gabriele d’Annunzio, è un’ulteriore testimonianza della vitalità del Poeta nella cultura e nella società italiana, oltre che un omaggio al Vittoriale, che ne rappresenta il culto della bellezza».

L’idea iniziale di Ruggeri era di concentrare il girato in auditorium, dove riprendere l’aereo originale su cui d’Annunzio e Natale Palli effettuarono l’impresa del Volo su Vienna, e in Prioria, la casa del Poeta. Ma poi si è innamorato anche dei Loggiati di Piazzetta Dalmata, della vista meravigliosa che da lì si gode su tutto il Lago di Garda: «Entrare al Vittoriale è sempre un’avventura meravigliosa. Girare un video all’interno è stato un grande privilegio, che ha nobilitato una canzone decisamente particolare: raccontare oggi il volo su Vienna, in tempi di canzoni innocue e prive di contenuto, è stata una sfida esaltante».

Il 4 aprile, giorno delle riprese, il Vittoriale era pieno di visitatori: molti studenti, anche molto giovani, e professori hanno riconosciuto l’artista che con tutti è stato molto disponibile, concedendosi volentieri ad autografi e fotografie.

Sono sempre di più, per fortuna, gli artisti che passano da Tener-a-mente e non escono indenni dal fascino magnetico di quel libro di pietre vive che è il Vittoriale. Oltre a Enrico Ruggeri e a Mario Biondi, che qui hanno deciso di ambientare due loro video, anche Patti Smith, ospite del Fesival nel 2011 e nel 2015, ogni volta si prende del tempo per fare lunghe passeggiate solitarie nel parco monumentale, che puntualmente immortala con la sua macchina fotografica. Nel 2013 David Byrne rimase così colpito dal museo che, al suo ritorno negli Stati Uniti, pubblicò sul suo blog un lunghissimo articolo dedicato a d’Annunzio e al suo bizzarro e curatissimo guardaroba (con particolare enfasi per la celebre vestaglia col buco), ammirato nel museo d’Annunzio Segreto. E proprio qui, nel più recente spazio espositivo del Vittoriale, testimone di un d’Annunzio maestro di stile ed eleganza, l’eccentrico Keith Jarrett chiese di consumare la sua cena riservatissima, «servito da due camerieri a un tavolo solitario, perduto  in mezzo alle vetrine piene delle calzature, delle vestaglie e delle valigerie confezionate su misura per il Vate», ricorda Viola Costa. Del resto, si sa, la bellezza è fonte d’ispirazione inimitabile.

 

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